sabato 1 ottobre 2011

Baratto mancato

Questa ve lo devo proprio raccontare. Oggi, primo di ottobre, è a Verona il giorno di apertura delle giornate del baratto. Le giornate del baratto, che si tengono ogni sabato in una location diversa, sono veri e propri mercati del baratto in cui le persone si aggirano per i banchi appositi scambiando cose che piacciono a te con cose che piacciono a chi a il banco. I banchi sono liberi, se si hanno oggetti da esporre per barattarli, ci si prende il banco, si espone e si aspettano eventuali interessati. Bon. Da quattro anni io accompagno regolarmente la Super Genia all'evento. Lei da quattro anni ha un banco tutto suo da gestire e talmente tanta roba da scambiare che in media si porta dietro due valigie da voli transcontinentali e non sto scherzando. Ammucchia da un anno all'altro una tale quantità di roba che non so come faccia casa sua a non implodere. Siamo arrivati ai posti di manovra e dopo aver allestito il nostro banco siamo andati a ispezionare gli altri, che si sa i primi affari si fanno tra chi ha i banchi. Essendo oggi il primo sabato del mese di baratto eravamo in una delle piazze centrali e più caratteristiche di Verona, giusto sotto gli archi del vecchio comune medievale e della sede storica dell'università. Da li transitano un botto di turisti. Passavano, guardavano, scambiavano commenti e poi se ne andavano. Un bel momento passano davanti al nostro banco una coppia di signori sulla cinquantina con una guida verde ultraconsunta in mano su cui campeggiava  la scritta ITALIEN. Subito ho pensato "wow, deutsche leute, magari si fermassero a contrattare, ma tanto guardano e passano". Lui guarda le robe sul banco (cinture, cosmetici, vestiti, libri, cd, ninnoli vari) e si ferma davanti a una cintura, ci guarda speranzoso e comincia a sproloquiare in inglese chiedendo il prezzo, se è d'epoca ecc ecc. Io subito mi sono gettato nella cosa e, felice di poter parlare tedesco, gli faccio: "Nein, wir tauschen heute". Mi guarda sorpreso, interdetto e che fa sto bel pio? Mi risponde in inglese....cioè, mi prende pure in giro sto barbaro!! L'affare poi è diventato una questione...di mentalità (per semplificare vi faccio la cronistoria):

  • Deutscher (in inglese): quindi se non vi do qualcosa in cambio voi non potete darmi questa cintura...

  • Torquitax: (in tedesco): eh no, se lei però ha qualcosa che vorrebbe darci, possiamo scambiarla

  • Super Genia (in italiano a me): massi digli che anche se non ha niente, può pure prenderla, io non me ne faccio niente, che se la prenda pure su

  • Torqui (in tedesco): lei dice che se vuole può portarla via senza scambiarla

  • Deutscher (si gratta la barba in preda a dubbi cosmici): ach ma ma ma...

  • Torqui (in tedesco): guardi non c'è problema, se la vuole, se ne ha bisogno la prenda pure

  • Deutscher (finalmente in tedesco): no no non è che mi serva, è che mi piace

  • Torqui (pensa: e allora prenditela su e facciamolo finita qua, per una cintura e che sarà mai)

  • Moglie del Deutscher (al marito): ma ascolta se la vuoi guarda nel tuo zaino se hai qualcosa e dalla ai ragazzi

  • Deutscher (sospirone): ah si...


Il Deutscher ravana nel suo zaino e ne estrae alla fine uno di quei minibinocoli ultrapratici che i tedeschi di solito usano per andare in Arena a vedersi le opere oppure sul lago di Garda per guardare la sponda bresciana mentre passeggiano sul lungolago di Bardolino o Lazise. Appena ho visto il binocolo ci stavo morendo sopra. Pronto a confiscarlo alla Super Genia in qualsiasi modo possibile immaginabile. Il Deutscher ci guarda, mette il binocolo sul banco e fa: Ok? Prende estasiato la cintura, la srotola e la rimira compiaciuto. La S.Genia però, spinta da autentica onestà morale, mi dice: digli che se la provi, che ho paura gli vada stretta. E infatti attorno alla pancetta del teutonico le estremità della cintura manco si incontravano. Niente da fare. Restituito il binocolo, esposta nuovamente la cintura. NOOOOOOOOOOOOOOOOOO. Ci ho rimesso un autentico minibinocolo tedesco. Mannaggia la pupazza! Quel binocolo doveva essere mio, aveva già il mio nome scritto sopra. Accidenti. I Deutsch ci salutano e se ne vanno. La S. Genia se ne esce da li a cinque secondi con una domanda da un milione di dollari: "ma scusa, se la voleva perchè non se l'è presa anche senza scambiare? gliel'ho detto io che poteva prenderla, mica mi rubava niente". Eh no -le ho risposto- i tedeschi non funzionano così. Il tipuz era in crisi perchè voleva la cintura, ma nello stesso tempo non aveva niente da barattare e i tedeschi odiano non stare alle regole. Se la regola era di scambiare, lui sentiva di dover scambiare, anche se gli avevi detto di prenderla gratis. Certe cose vanno contro la loro morale. La S.Genia alza il sopracciglio, mi guarda dubbiosa. Tsè -dice- l'avessero detto a me l'avrei presa su subito! Eh no gioia, questo è quello che farebbero gli italiani, ma i tedeschi solo in caso di morte passerebbero sopra alle regole. A me invece è rimasto un altro dubbio. Ma se io gli parlavo in tedesco perchè il bel germanico mi rispondeva in inglese???Cioè ti dimostro di parlare la tua lingua, interagisci con me in quella no???Mah, valli a capire sti germanici.

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