mercoledì 7 dicembre 2011

Adventskalender-mania

Sono arrivato in questo meraviglioso angolo di Baviera chiamato Monaco a metá novembre e giá c´era nell´aria una certa sensazione di attesa per il Natale imminente. In Marienplatz alcuni banchetti erano in via di allestimento, altri li stavano costruendo, altri ancora non c´erano, ma sono arrivati nel frattempo.

Per me tutta questa atmosfera calda e colorata, fatta di luci e decorazioni in legno, di Glühwein e Würst natalizi è qualcosa di assolutamente nuovo. Da godere, da osservare, da vivere e sperimentare. E fin qua tutto bene. Da noi, in Italia, prima del Natale non si festeggia niente, forse la vigilia si fa una sorta di anteprima di quello che sará il banchetto del giorno dopo, assaggiando una fetta di pandoro immersa nello zabaione o sgranocchiando un cioccolatino al rum e tante altre belle cose. Dagli anni del catechismo ci si ricorda vagamente che il Natale è prededuto dal periodo d´Avvento, cioè quelle quattro domeniche precedenti il 25 Dicembre, in cui anche la Madonna ha sopportato il peso dell´essere incinta, come ogni altra donna su questa terra. Ok l´Avvento, ma il nostro binocolo culturale è essenzialmente focalizzato sul Natale e li non ci piove, tutt´al piú ci nevica!

Qua invece è tutta un´altra storia. Forse perché qua le cose si fanno una alla volta e bene o forse perché qua con la scusa del freddo ogni scusa è buona per far baldoria, prima del Natale bisogna festeggiare adeguatamente il periodo d´Avvento (Adventszeit), altrimenti Natale sa un po´ meno da Natale. E allora come si festeggia degnamente tutto questo mese di coscienziosa attesa? Chiaro no? Con l´immancabile Adventskalender! E cos´è sto calendario dell´Avvento vi starete chiedendo voi? Sicuramente l´avrete visto almeno una volta nella vostra vita, peró vi spiego lo stesso di che si tratta. Il calendario d´Avvento è una scatola fine di cartone contrassegnata da tante caselline, numerate dall´1 al 24, sparse tutte a caso e ogni mattina si apre una finestrina con il numero corrispondente (tipo oggi che è il 7 di dicembre, si apre la casellina numero 7) e all´interno il bimbo, i grandi, gli anziani trovano un cioccolatino o una piccola sorpresa, oppure anche un´immagine tipica del periodo invernale (un pupazzo di neve, la slitta, la candela con l´agrifoglio e cose cosi). Anche i cioccolatini hanno impresso queste forme, quindi ogni giorno ci si sveglia e ci si chiede “cosa troveró oggi nell´Adventskalender???”. Per noi, o per me, questa è un´usanza veramente tenera e dolce (approfitto di qualunque scusa per ingollare dosi extra di cioccolata anche quando mi ero ripromesso di resistere), peró non fa parte del nostro bagaglio culturale.

Al contrario qui è una moda e un´usanza che è dovere sacrosanto rispettare. Gli Adventskalender impazzano, sono ovunque, ce li hanno tutti, in qualsiasi formato, di qualsiasi materiale, grandezza o stile. Se non ne hai uno sei OUT, se ne hai uno o piú di uno, diciamo uno per ogni membro della famiglia cosi nessuno litiga, sei SUPER IN, ECHT COOL! Totalmente impreparato a partecipare a questo rito quotidiano, ci hanno pensato le CT a convertirmi.

Da noi in ufficio, giusto di fronte alla porta d´entrata, sulla parete di fondo, troneggia l´Adventskalender dell´ufficio e ci tengo a sottolineare che è quello della RitterSport. Meraviglia delle meraviglie. In classico stile tedesco, perché tutti abbiano uguale diritto a usufruire di questo magico dispensatore di gioia e delizie, abbiamo provveduto a dividere i numeri disponibili per il nostro numero di colleghi, li abbiamo poi tirati a sorte, cosi che ognuo si è ritrovato con tre numeri in mano e il conseguente diritto di aprire la casellina quei tre giorni pescati. Una pratica equa e democratica.

Non contento, nel giro di due giorni ne ho ricevuto altri due. Uno mi è stato regalato dall´ente ospitante, come regalo di Natale, che ora tengo in camera e scarto ogni mattina come augurio di buongiorno e il secondo mi è arrivato per posta. L´adorabile, tenerissima, stellare Dresdnerin ha pensato ancora una volta a me e ci teneva che io avessi qualcosa da Dresda, in questo momento d´Avvento. Se prima non ne avevo manco uno, me ne ritrovo due tutti miei e uno in condivisione con le colleghe. Troppa grazia Sant´Antonio. E certo non sto qua a rifiutarla…prendo tutto quello che arriva.

Insomma, anche questo fa tutto parte dell´espatrio, dell´acclimatarsi agli usi locali, far vedere che si è gente volenterosa che vuole abbracciare i buoni costumi locali e che si è pronti a una veloce e felice integrazione (mantenendo peró un pizzico di buon senso, scegliendo quali abitudini adottare e quali no).

Come prima esperienza all´estero non mi posso lamentare, eccezion fatta per il cronico problema dell´alloggio, ma questa è un´altra storia e dovrá essere raccontata un´altra volta.

1 commento:

  1. Caro Torquitax, come giá ti ho detto, per "noi tedeschi" l'Adventskalendar é un must. Senza di quello, non è Natale. È infatti uno dei ricordi più belli che ho della mia infanzia: ricevere ogni dicembre dalla nonna il Kalender era un certezza e una gioia. Eh bei tempi...

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