lunedì 30 aprile 2012

Monaco in fiore

April April, er macht was er will continuavano a ripetermi le colleghe come un mantra. E s'è visto. A Pasqua -1 con tanto di tocco invernale e spruzzata di neve, sto week-end 30 gradi cosi, dal nulla. La misura qua non esiste, o bello o brutto, o congelato o arrosto. Praticamente invece che la primavera è esplosa l'estate. E io sono esploso con lei. Io che ho ancora il guardaroba invernale ero spiritualmente e vestiariamente impreparato a tanto calore. Se martedi c'erano 13 gradi con tanto di brezza fresca dal sapore alpino, mercoledi ce n'erano 25 con tanto di aria infuocata da savana. Mancava solo l'erba gialla e secca, il Kilimangiaro all'orizzonte invece delle Alpi ed era fatta, l'Africa si era ufficialmente trasferita.

Io boccheggiavo, le colleghe e i tedeschi in genere si svestivano allegramente. Il giorno prima le U-Bahn erano piene di azzimati avvocati in cappotto griffato, il giorno dopo ciclisti mezzi nudi sfrecciavano impazziti sulle piste ciclabili come durante il triathlon. In mensa sono apparse le tavolate da sagra di San Cristoforo che in breve hanno colonizzato il fazzoletto di terra che chiamiamo cortile interno. Tempo un paio d'ore sembrava di stare in un qualsiasi Biergarten di Monaco. Ragazze in canottierina glitterata e gonna-cerotto fuggivano le ombre e inseguivano il sole. Obbiettivo: una tintarella di stagione da sfoggiare durante la prossima scampagnata aziendale. Ragazzi già in infradito, con bermuda attillate - addirittura alcuni coi pantalocini da spiaggia e/o basket (insomma di tutto pur di aerare le zone ai piani bassi) - e canotte dalle spalline che più -ine non si può per mettere in risalto il duro allenamento invernale in palestra e far sospirare l'altro sesso non solo per il caldo. Purtroppo è mancato il nudista di ruolo, il disinibito che fa folklore.

Domani è maggio e la città pian piano ridiventa verde. Niente più rami stecchiti e spogli, dopo la calvizie invernali anche agli alberi rispunta la folta chioma. Alcuni sono già pronti a far frescura, altri un po' più timidi necessitano di altro tempo. Ma comunque la maggior parte della città ritrova il suo colore verde. Il prato delle Pinacoteche è in piena fioritura, l'Englischer Garten lo è per il 90%. Soffia una bava di vento e sembra di stare in Riviera. A mezzogiorno i prati fioriscono di persone semi svestite che arieggiano il deretano e ritrovano il contatto con Madre Terra spalmandosi come burro sul telo da pic nic. Per trovare posto sulle panchine devi prenotare con qualche ora d'anticipo e le biciclette sfrecciano a lato del marciapiedi come siluri impazziti. Nei Biergarten si mangiano würstel e Leberkäse anche se sono le 11 della mattina e si beve un litro di birra come digestivo, giusto per accomodare lo stomaco. Sui tram e sugli autobus si ritrova l'aria pesante dell'eau de ascell n. 7 e anche se i finestrini sono aperti tu rantoli per non soffocare. L'Isar si popola di bagnanti come Riccione a luglio e invece della ghiaia si vedono monachesi che si brustolano con immensa gioia spalmandosi litri di olio abbronzante per accelerare il processo di doratura. E rinasce anche la voglia di far festa. Il calendario mondano è fittissimo di eventi: al di qua dell'Isar ci si può sballare alla Frühlingfest sul Therensienwiese (la sorella povera dell'Oktoberfest per capirci), mentre al di la del fiume è l'Auer Dult a tenere banco. In Odeonsplatz si danno concerti pubblici per gli animi sensibili, in Königsplatz si proiettano film all'aperto per i più prosaici.

In tutto questo il sottoscritto gira ancora con i jeans invernali che diventano una graticola dopo 5 minuti di esposizione al sole (roba che potrei farmici una frittata sopra tanto diventano bollenti), le calze foderate di pelle di lontra infilate in scarpe imbottite antigelo, canotta invernale a maniche lunghe e camicia felpata. Praticamente una massa di carne traspirante deambulante. E che almeno qua non c'è l'umidità a cui sono abituato. Sabato, dopo aver trovato il perfetto equilibrio di vestiario per poter uscire di casa senza squagliarmi dopo due passi, ho notato che qui i 30 gradi sono 30 gradi. Certo al sole fai la fine della braciola sul grill, ma all'ombra si sta decisamente bene, specialmente poi se spira un po' di vento. Allora li è il massimo. Riesci quasi a goderti anche i 30 gradi, rasentando però i muri come Spiderman per stare il più possibile all'ombra. Sono tornato a casa che ero quasi asciutto (e sottolineo quasi - dopotutto i vestiti invernali sono fatti per stare al caldo e mica possono far fresco).

A prescindere dall'assalto estivo che a quanto dicono da mercoledi farà le valigie e tornerà più in la, Monaco in questo periodo di transizione è deliziosa. Tutto si colora, le fontane gorgogliano il loro canto, le strade si lastricano d'oro e si è presi da una voglia irrazionale di passeggiare. Non sembra neanche la grande città che è, ma una piccola cittadina virtuosa ai piedi delle Alpi, con tante aree verdi e viali ombrosi. Che avrà mai di straordinario questa città che rende tutto scintillante e vivo. Aveva ragione Thomas Mann a dire che München leuchtete (Monaco splendeva).

11 commenti:

  1. Aaaaaah adoro Monaco in Primavera: inondata di luce e calore è ancora più bella del solito. Un gioiello. E quando alle 5 del mattino vedi il sole infiltrarsi dalla finestra? E quando alle 22 puoi ancora innaffiare i fiori in giardino? Aaaaah Monaco!

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  2. anche Stoccarda, uguale.

    ma non avrei saputo descriverla così bene...

    merito tuo o merito di Monaco? :)

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  3. UUUUhh leggendo questo post mi viene in mente la mia visita in tarda primavera che ho fatto l'anno scorso ai primi di giugno... vedevo verde verde verde e soltanto verde... i gerani in fiore esposti dai balconcini del neue rathaus, la fontana di karlsplatz, i giardini reali, il parco olimpico, il biergarten dell'augustiner in arnulfstrasse... un esplosione di natura in una città ultra moderna...la cosa che facevo notare ai miei compagni di viaggio era che ovunque ti giravi vedevi verde.. dapertutto... io abituato ai marciapiedi stretti di milano senza il respiro di alberi... impossibile non essere felici stando in una città del genere in questo periodo dell'anno!

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  4. Ma taci va che alle 9 di sera guardo fuori e c'è ancora chiaro e mi sembra troppo impossibile. Abituato com'ero all'inverno che alle 5 era già notte fonda. Con il caldino poi, quello che ti permette di stare al sole in felpa senza abbrustolirti, è decisamente il meglio del meglio. Ti viene voglia di fare come loro e metterti con la sedia in strada e far finta di essere in riva a un lago!

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  5. Bhe la città in sè è già notevole, una continua fonte di ispirazione, se poi ci metti la passione dell'abitare qua, la descrizione salta fuori da sola. Ma per par condicio facciamo un 50 e 50 di merito?!

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  6. Ah si, ora Monaco torna a essere la città che ho sempre visto in estate quando passavo da qua in pellegrinaggio. Alberi ovunque, parchi ogni due metri, fontane aperte invece che ingabbiate nelle impalcature di legno, le aiuole ripiantate con i fiori della stagione. Verde ovunque, appena giri lo sguardo. Che io lo trovo stra-riposante. Qualche volta provo anch'io a mischiarmi tra loro buttandomi sul primo prato che incontro. Giusto per tentare tutte le esperienze del vero autoctono!

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  7. il 50% a testa mi va bene, a volte divento poeta anche io stando qui (ma solo nelle giornate di sole).

    ma tra solo un'ora devo tornare in Italia, meno almeno che almeno il tempo è grigio! ;)

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  8. Io non credo di aver mai amato un giorno di sole con tanta intensità come da quando sono in Germania. Questo paese ti fa apprezzare quello che in Italia (almeno nel profondo sud) è ovvio.
    Voi a Monaco avete luce dalle 5 del mattino? Quassù ad Amburgo in piena estate fa giorno alle 4 e c'è luce fino alle 11 di sera. Questo, lo ammetto, è un po' seccante, soprattutto quando hai finestre alle quali non puoi attaccare le tende!
    Godiamoci questi raggi....finchè durano.

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  9. Bianca hai ragionissima! Anch'io da quando mi sono trasferito apprezzo molto di più le giornate di sole, quando a casa ero un vampiro che le faceva tutte pur di non prendere troppo sole. Star qua ti fa rivalutare quello che avevi e io mi sono anche pensato che noi in Italia di sole ne abbiamo anche troppo.
    Si indicativamente quegli sono gli orari di luce qua nella Suddeutschland e non avendo neanch'io le tende mi fa strano guardare fuori dalle finestre alle 9 di sera e vedere ancora chiaro. Però voglio dire meglio del corrispettivo invernale che alle 5 era già notte fonda. Per carità che non ci lamentiamo troppo!

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  10. Ciao Torquitax! Confermo che a monaco la primavera è bellissima. Prima di tutto perchè esiste 'sta mezza stagione, nel senso che i colori delle stagioni a partire dai giardini inglesi sino al parco olimpico, te li vedi proprio tutti. L'autunno poi vedrai è meravigliosissimo....
    Ricordo ke il mio primo aprile a monaco fu sconvolgente, in quanto non preparata alle pazzie del tempo, commentavo con la collega di aver visto dalla finestra dell'ufficio i fiori svolazzare. Peccato ke fosse neve!!!!
    Nell'arco di un' ora aveva: nevicato, piovuto, anzi grandinato ed era uscito un sole pazzesco. Ho comprato molti golfini negli anni a seguire, utilissimi direi....con questo tempo pazzo...
    katia

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  11. C'hai ragione Katia qua il tempo è bislacco all'ennesima potenza. Alla mattina magari si sta ancora bene con il cappotto e verso le 4 invece ti squagli per direttissima. Bho, io ho ancora tutte le robe estive a casa quindi a breve devo organizzare un rimpatrio salva vita per traslocare anche i vestiti leggeri dell'armadio qua. Se no rischio di collassare dal caldo. O di non essere abbastanza versatile come vestiario. Sperando di non sciogliermi anche a casa...

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