venerdì 22 giugno 2012

Esperienza mistica: il parrucchiere turco

I miei non sono capelli qualsiasi. No. Magari fossero di quelli ubbidienti, marmorei, marziali che restano al loro posto anche quando sulla città si abbatte l’uragano Katrina. Assolutamente no. Se anche solo c’è una bava di vento loro si muovono, ballano il limbo, la salsa e la baciata a ritmo alternato. Totalmente indifferenti ai 20 minuti e più che tu hai impiegato per domarli nel vano tentativo di uscire di casa un cincinin presentabile. Mai e poi mai. Perché i miei son capelli con personalità e ci tengono a rivendicare il loro diritto alla libera espressione. I miei sono i più dissidenti tra i clan tricologici. Sono gli Highlander delle capigliature.

Da qui la necessità di avere il barbiere di fiducia che non appena entri nella sua bottega dei miracoli sa già che deve farti il solito taglio o che se, temerario, osa proporti qualcosa di nuovo lo fa a suo rischio e pericolo. Non si sa mai come possano reagire a priori. Bisogna andarci con i piedi di piombo. Anche se c’è da dire che sono un padrone molto democratico. Non li taglio una volta al mese per portare il punto su chi comanda, ma un giorno ogni tre mesi la tosatura però ci sta (in quel  giorno io ci lascio giù tanta di quella lana da farci un mezzo materasso singolo).  E cosi prima di tornare a Monaco in gennaio avevo dato una sforbiciata energica al mio crine in previsione dei mesi di astinenza da barbiere-del-cuore. La falla nel piano è stata che, dopo tre mesi, in testa avevo una foresta pluviale in miniatura. A malincuore si rendeva necessario il disboscamento.

Essendo io piuttosto pittimo in fatto di capelli mi sono trovato nella necessità di dovermi aggirare con sguardo indagatore da poliziotto di quartiere alla ricerca di un parrucchiere dove procedere alla delicata operazione. Le aggravanti: non sapersi spiegare dalla A alla Z in tedesco in questo spinoso ambito, i prezzi stratosferici di alcuni salons e la totale misconoscenza dello stringiforbici. Che, voglio dire, il problema atavico è sempre quello: se sbagliano a tagliarti i capelli con la faccia da Teletubbies indemoniato ci vai tu in giro! Dopo settimane di consulti con Eireen, ricerche sui vocabolari in internet e confronto di prezzi di listino, ho tagliato la testa al toro. Sono entrato in un friseur salon a pochi passi dalla U-Bahn, un pomeriggio tornando dal lavoro. Armato di una foto-campione e un sorriso tirato mi sono gettato nel vuoto. La corpulenta maitresse mi dice di accomodarmi, che non appena il collega ha finito la pausa cicca (leggi sigaretta) mi serve subito.

Tempo 5 minuti e il collega torna. È turco. Per una frazione di secondo ho temuto il peggio (perché non so se li avete visti, ma i tagli dei turco-tedeschi sono osceni), la filossera mi rodeva già le pareti dello stomaco. Mi chiede come li voglio. Esibisco la foto dicendo che me li faccia ESATTAMENTE così. Lui non controribatte. Osserva solo che nella foto la riga è a destra, mentre io ce l’ho a sinistra. Se voglio che me li tagli esattamente come la foto deve cambiarmi la riga. Mi va bene?! Certo, faccia para para come nella foto. Via gli occhiali e che il rito abbia inizio.

Una rivelazione: mano fatata, bocca chiusa e rapidità d’esecuzione. Giuro, non mi sono mai rilassato così tanto durante la tosatura. Io che ero abituato al mio barbiere dalla mano nervosa che ti tagliava lo scalpo sradicandotelo con veloci coltellate manate mirate. Io che ero abituato a dover sostenere una conversazione forzata su di me, su quanti nei ho e cosa faccio, da dove vengo, se c’è vita su Marte, se credo in Dio ecc ecc a decibel altissimo cosi che i clienti in sala d’aspetto potessero sapere tutti quanti gli affari miei. Io che ero abituato a investire una mattina secca per un taglio di una durata media di 40 minuti intervallato da chiamate al telefono, visite di amici del barber e shottino di caffè. In pratica una via crucis capellifera. Io che ero abituato a contrattare sul taglio che volevo, a mediare tra i miei desideri e i consigli del barbiere che aveva un debole per la cotonatura anni ’60. Il turco invece si è limitato a sforbiciare, modellare e livellare la mia giungla senza chiedermi il codice fiscale e la taglia delle mutande. Ha riaperto bocca solo a lavoro finito quando mi ha chiesto se ero zufrieden, soddisfatto. Io ero supazufrieden! Finalmente me li hanno fatti come volevo, in 15 minuti scarsi e senza inutili chiacchere di mezzo. Meravigliosa efficienza  e riservatezza teutonica. Operazione eseguita con successo.

Ieri ci sono tornato. Era il giorno programmato per la tosatura. Stavolta mi sono premunito di foto solo per sicurezza. In caso non riuscissi a spiegarmi come si deve. E ho avuto la conferma che ora quello è il mio nuovo parrucchiere-del-cuore-monachese. Di nuovo è stato veloce, efficiente, silenzioso e leggero di mano. Con poche semplici direttive li ha tagliati come m’immaginavo. Questo turco mi sa leggere nel pensiero. E mi sgrava di quei 2-3 kili in eccesso estorcendomi solo 9 euro. Credo di essermi innamorato!

Ps: nel post precedente ho accennato all’Hubertusbrunnen. Giusto così per info aggiuntiva è questa :



12 commenti:

  1. Come minimo si merita una bella mancia, soprattutto per esser stato zitto. Gliela hai lasciata?
    katia

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  2. punto uno: leggendo il tuo articolo ad un certo punto mi è venuta in mente la pubblicità della Wilkinson "Rasa il pratino", l'hai mai vista? = D

    punto due: 2 o 3 kili in eccesso??? dammi la via che vengo anche io!! :D

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  3. No...ci ho fatto la figura del cafone?!! In compenso quando mi ha chiesto se ero zufrieden gli ho risposto con un sonoro Spitze e lui, arrossito tutto d'un colpo, non la smetteva di dire gern...gern...gern...Invece della mancia gli ho aumentato l'autostima! Premio di consolazione...

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  4. Ma sai che sta pubblicità non l'ho mai vista? O se l'ho vista non la conosco come "rasa il pratino". Anche se in tema di rasatura più o meno siam li.
    Si, dopo il taglio cammino decisamente più leggero. Difatti nel giro di 15 minuti ritrovo il mio peso forma. Dieta istantanea consigliatissima!!

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  5. ci verrei solo per il prezzo, mi sa che alle donne costa di più pero' con tutti i prodotti che ci vogliono rifilare.
    in settimana trasferta a nord e cavolo che prezzi, ho cenato con 15 euro!
    è anche vero che gli stipendi a nord della germania non sono comparabili a quelli svizzeri!

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  6. Invece mi sa che ti dovrai stupire perchè alle Damen chiedono solo 19 euro. Taglio e lavaggio incluso mi sembra. Da quello che visto qui la vita, eccezion fatta per affitti e trasporti, non è cara. Oppure sono io a non trovarla cara venendo da una delle città più care d'italia. Bho.

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  7. Ah il parrucchiere: croce e delizia! E a propo: mi sa che una piccola mancetta ci sta, soprattutto se chi ti taglia non è il proprietario. O almeno così hanno spiegato a me! Tschüüüüüüß!

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  8. Tasto dolente quello dei parrucchieri, io ho smesso!
    Mi confermi che anche nell'Italia nordica ti fanno il quarto grado...io pensavo fosse una tradizione napoletana quella di parlare e domandare fino allo sfinimento.
    In realtà anche io noto che i parrucchieri tedeschi parlano decisamente meno, pero' io non ho ancora trovato uno solo che mi faccia il taglio che voglio. Motivo per il quale: ho imparato ad usare le forbici.

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  9. Oh signur, davvero?! Mica ci avrò fatto la figura del taccagno entrambe le volte...beeeeeeeeeeeene...

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  10. Che sia italia del Nord o del Sud il parruchiere resta parrucchiere. E si, anche a Vr i barbieri parlano, parlano, parlano fino allo sfinimento. Invece il mutismo teutonico mi va decisamente più a genio: tu tagli, io pago. Fine della relazione.
    Bhe allora un brava a te! Sei la capello-designer di te stessa. E si sa, chi fa da se, fa per tre!

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  11. Io da 3 anni a sta parte mi do all'autotaglio dei capelli con macchina e specchio come mie uniche armi... e sono soldini risparmiati.. per il discorso Monaco cara dalle mie visite non mi è mai parsa carissima.. facendo il rapporto Monaco - Milano anzi.. non penso che a Milano si trovi un ostello a 2 passi dal centro a 12 euro a notte.. e per i mezzi si, costano, ma hai anche un riscontro in termini di qualità del servizio.. in poche parole.. riesci ad andare dove vuoi! Tschüüüsssss!

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  12. Una volta ho provato a usare la macchinetta per domare i miei capelli. A lavoro finito sembravo però uno appena uscito da un centro di disintossicazione. Perciò barber o barber, non ci sono storie.
    Ti ringrazio per la "testimonianza" Feroandrea. Neanche a me Monaco sembra cara, ma proprio per niente. Come dici giustamente tu gli ambiti in cui paghi hai servizio. E quindi pago pure volentieri!

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