giovedì 28 giugno 2012

Libere osservazioni

Tra i molti doni di cui la Natura mi ha fatto dono (charme, humor, intelligenza, spirito critico, nonché una spiccata modestia) rientra anche l’innata capacità di stupire. Volente o nolente. Come quando lascio tutti basiti nel rivelare che no, non bevo caffè e si, il calcio mi fa veramente vomitare, lo abolissero mi farebbero un gran piacere, insieme al GP di moto e alla Formula 1. E se già prima, in Italia, questo era pressocché scandaloso (ogni volta dovevo dilungarmi sul perché non faccia uso di caffè di nessun tipo, italiano, tedesco, arabo, pakistano, urdu che sia), figuratevi ora qui nel feudo della Gran Dama Angelina. Così ogni volta che il teutonico di rito mi offre del caffè, io, con la mia risposta negativa, lo condanno a un paio di mesi di analisi. “Sei italiano e non bevi caffè?! Sei italiano e non ti piace il calcio?!”. No e no. Mettetevela via che è cosi. Familiarizzate con la cosa che fate prima. D’altronde provate a immaginare che il vostro amico Fritz vi dica di non sopportare la birra e che i würstel sono il cibo più immondo che circoli su questa terra. Rivelazioni sconcertanti. Scoop da prima pagina.

Immaginatevi poi il disorientamento, lo sguardo vitreo del tedesco quando ammetto pure di non bere birra. Sorgono grosse aureole a forma di punto di domanda. “E allora perché ti sei trasferito in Germania?!” è la classica risposta che mi viene posta. Anche se di solito sono i compatrioti a farmela, con un chiaro sottinteso: se non ti sei trasferito in Germania per la birra per che cosa?! Il fatto poi che abbia scelto di trasferirmi a Monaco, la città dell’Oktoberfest, è decisamente il punto tragico della situazione. Gli sbevazzabirra locali invece mi pongono la domanda di cui sopra con la sfumatura del turista. Ovvero, se sono un italiano, come posso aver abbandonato un paese così meraviglioso per la fredda, unattraktiv Germania! Questioni che esulano dalla comprensione di entrambi i popoli, domande esistenziali insolute dall’alba dei tempi. Detta in parole povere sono l’eccezione che conferma la regola.

O come quando mettevo il mio interlocutore in imbarazzo dichiarando con fierezza che studiavo Lingue. Una facoltà del tutto indegna per un possessore di bisaccia-contieni-biglie. Adatta invece per le indecise croniche, le lesbiche, le sessualmente represse, le femministe o le scansafatiche votate già da anni alla carriera di angelo del focolare. Perché si sa, tutti i maschi che fanno Lingue sono dichiaratamente o segretamente sodomiti. Non rientrando nella casistica gettavo tutti nel panico. Studiavo Lingue e non ero gay. Per tutti mentivo sapendo di mentire. Così come mentivo sbandierando ai quattro venti che guidare è un’attività che mi annoia, mi innervosisce, mi esaspera. Molto meglio andare con il bus o, in alternativa, faccio da passeggero. Ripago la scarrozzata gratuita con qualche numero da cabaret. Idee e atteggiamenti del tutto indecorosi per un uomo, legatelo, frustatelo e fategli dire 100 Ave Maria. Se anche così non rinsavisce chiamate il prete e docciatelo con l’acqua benedetta.

In più non sono mai stato un figlio da esibizione. Studiando a Verona non ho mai dato ai miei genitori l’opportunità di vantarsi di spendere fior fiori di conti correnti per mantenere il pargolo a Caltanissetta. Ed essendo stato uno studente alquanto diligente (per non dire un mulo sforna esami) i miei non hanno neanche potuto piangere lacrime di coccodrillo con la dirimpettaia dicendo che la luce dei loro occhi fa una fatica bestia, sgobba come un matto per arrivarne in fondo e ogni fine settimana torna a casa distrutto dalle 12 ore di treno Trapani-Verona. Insomma con uno come me non gli è mai stata data l’opportunità  di provare il brivido dell’autocompiacimento, del naso alla Pinocchio, dei parentes dolorosis.  Un figlio che non da soddisfazioni e non lancia sul tavolo l’occasione di piangere il morto. Lo so, che razza di figlio ingrato. Me ne pento e me dolgo. Shame on me forever after all. Un pessimo esemplare, il solito sospetto infrequentabile. Asociale e deviante.

E come non ricordare il momento in cui ho dato l’annuncio che avrei nuovamente valicato le Alpi anche se il tirocinio era finito. Il TorquiParentado ha ammutolito al gran completo ed è calato un silenzio imbarazzante. Sinfonia di grilli primaverili in sottofondo, tiepido soffio di vento texano con qualche palla di fieno vagante.

Insomma non c’è rimedio: da qualunque parte mi si guardi, un pessimo, pessimo soggetto davvero. Sono come i cataclismi: capito quando meno ce lo si aspetta. Per fortuna che non mi prendo troppo sul serio, né prendo troppo sul serio gli altri. Leg-ge-rez-za!! Quindi per favore non prendete nemmeno voi il post troppo sul serio. Non mi sto lamentando né facendo inutili polemiche. Anzi, volersi bene certe volte è proprio non prendersi sul serio! Provare per credere.

Quasi dimenticavo. Il prossimo sarà un post un po' speciale, si raccolgono quindi volentierissimo consigli-proposte-idee per renderlo più che mai unico. Non volendo anticipare nulla vi rivelo però che vorrei fosse un post dedicato a voi lettori. Per tanto sbizzarritevi con le richieste, le curiosità e i colpi di matto. Chissà che i più geniali non trovino risposta a tutte le loro eventuali domande... ^^

E per finire beccatevi questa mega pubblicità. La Mercedes sa come sfruttare la febbre da Europei 2012! Impagabile...:

16 commenti:

  1. E abbiamo imparato una nuova parola, via.
    So che anche qui sono tutti meravigliati del fatto che anche io non bevo mai caffè. Ma son svizzeri... se lo tengono per sé e non rompono i coglioni.

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  2. potrei diventare il secondo italiano a Monaco che non beve caffè... per la birra invece mi integrerei alla grande coi bavari, mi ci vedo con loro nei biergarten a trincare.. inizia a starmi stretto ogni volta fare avanti e indietro coi vuoti di birra in mezzo alle montagne svizzere per fare rifornimento al Rewe e far vedere agli italiani com'è fatta una birra con la B maiuscola.

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  3. Nemmeno io bevo birra e anche io suscito stupore a gogò per tale ragione. Però qualche giorno fa abbiamo visitato una Brauerei con i miei colleghi e nel tour era incluso l'assaggino gratuito. Beh ho scoperto la birra scura: dolce, fresca, buona. Se vuoi andare oltre i confini del conosciuto e stuire te stesso, te la consiglio caldamente! :-)

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  4. Io non bevo birra e al caffè preferisco di gran lunga il tè o al massimo il cappuccino. Ho conosciuto un tipo italiano al quale ho dato qualke ripetizione di tedesco, quando faceva il liceo linguistico ed in effetti non erano molti maschi in classe. So che poi ha frequentato lingue e non ero a conoscenza degli stereotipi ke descrivi nel tuo post.
    Per quanto riguarda il tuo prossimo post sui lettori non ho idee da suggerirti. A volte penso a che aspetto potresti avere tu e i tuoi lettori, a parte Eireen, ho visto la sua foto in un'intervista.
    Sicuramente sarà un bel post qualsiasi cosa scrivi, dato che la scrivi bene....
    katia

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  5. Che bello sapere che ci sono altri connazionali espatriati non bevitori di caffè. Sollievo puro. Che alcune volte mi sento il tipico espatriato extraterrestre che di italiano ha solo la tendenza a mangiare pasta, la parlata e la mania di dettare legge in fatto di vestiario.

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  6. Io casco invece anche sulla birra. Sarà per quello che mi credono un inglese snob? Perchè consumo thè a quantità industriali insieme ad Abbracci, Baiocchi e Macine???? Non nominarmi Rewe che comincia a venirmi l'acquolina solo al pensiero dei Pfannkuchen, dei Maultaschen e degli Spätzle. Prelibatezze nordiche...

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  7. Hmmm potrei anche provarla. Ma sai cos'ha la birra che non mi gusta? Il fatto che è viscosa e invece che togliermi la sete me la fa venire e mi impasta la bocca. Imbriagarsi per imbriagarsi mi scolo due tre cocktail potenti e sono giulivo e sbronzo!

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  8. Ecco thè si, semper vivat tè. Alla mattina me ne sgorlo una tazza e ne sono contento. Mi mette di buonumore. Doppante indispensabile per far cominciare bene la giornata. No no fidati, sti stereotipi fidati che esistono. Come si dice che le ragazze che fan ingegneria o correlati siano maschiacci e per ciò quindi lesbiche. Idee preconfezionate dure a morire.
    Oddio che carina che sei Katia a farmi i complimenti per come scrivo. Lacrimuccia di commozione. Questi si che sono complimenti che fanno bene al cuore!!

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  9. Gli Spätzle ho avuto modo di mangiarli sia a Monaco sia dalle mie parti e sono il mio contorno preferito per accompagnare la carne.. squisiti! Ah ovviamente assieme alle Kartoffelknödel.. mmmmm che fffame!!

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  10. pure io zero caffè a parte nel cappuccino e nel latte macchiato, che non è come il caffèlatte da italiano..la mattina vado di tè e alla birra chiara preferisco quella scura, di zucca, belga o scozzese, oppure la panache, da voi credo si chiami radler..mi disseta e toglie il gusto amaro della birra chiara che non mi piace!
    gli stereotipi si sa sono a duri a morire, come fisica che ha sempre lavorato come ingegnere amo sporcarmi le mani pero'..che sia un maschiaccio ;-)

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  11. Ehm...io non bevo neanche cappuccino e latte macchiato, è grave? Bhe se dici cosi magari la prossima volta seguirò il tuo consiglio e quello di Eireen: proverò la birra scura. Quella chiara me la fa venire la sete e mi impasta la bocca. Blah.
    Complimenti a te! La fisica...io di quelle robe li ci ho sempre capito poco o niente...

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  12. A me dicono: "ma come, vieni da Napoli e non sai nuotare?" Beh, succede, conosco milanesi che nuotano benissimo, avranno imparato nei Navigli?
    Anche io adoro il tè, soprattutto quello verde e non bevo birra.
    Consolati che potrebbe accadere di peggio in Germania....tipo essere vegetariani E non bere birra.
    Basta fornire motivazioni prive di fondamento, tipo: non bevo birra perchè sono allergico alla schiuma...
    :-)

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  13. Che meraviglia sapere che altri italiani non bevono caffè. Ora che lo so sono decisamente galvanizzato dalla cosa. Anch'io bevo tè verde, è il tè-doping della mattina!
    Una cosa che mi stupisce è la mania per il Bio. Che paradossalmente costa il doppio dei prodotti normali. Eppure qua tutti a chiedersi se è Bio. Mi sono stupito non poco di vedere i BioLaden sempre stracolmi.
    La scusa dell'allergia alla schiuma me la segno!

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  14. non è grave sta tranquillo..sarà che il latte mi piace e ogni tanto mi piace berlo caldo quindi il latte macchiato fa al caso mio :-)
    potrei dire la stessa cosa di te, con le lingue non ci sono mai stata portata..chi se lo immaginava infatti che mi sarei dovuta imparare il tedesco, a me bastava l'inglese!!

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  15. Sono una nuova lettrice, anche io italiana in Germania (a Bonn però). Volevo solo aggiungermi ai commenti altrui per rassicurarti: anche io non bevo nè caffè nè birra. E visto che ci sono, complimentissimi per il blog, ho intenzione di recuperarmi tutti i post passati. In particolare molto belli i reportage! p.s. In merito al tuo ultimo post sui colloqui di lavoro, tieni duro!

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  16. Cara Anna benvenuta sul P. Dresden e grazie di aver commentato. Oh che bello che qualche altro espatriato in Germania non beva né birra né caffè. Sono meno mosca bianca di quello che pensavo. Grazie per i complimenti, ne arrossisco! Che posso dire, ognuno fa del suo meglio ^^ Per i colloqui...mah...io non ci vedo dritto...

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