mercoledì 15 agosto 2012

Zu verschenken

Cioè “in regalo, a regalarsi”. Non ne avete mai sentito parlare? È una curiosa usanza teutone, una sorta di reciclo spontaneo tra sconosciuti. Di qualsiasi oggetto in qualsiasi condizione. Lo si lascia li, a disposizione della comunità, in maniera del tutto gratuita. Una liquidazione tra bisognosi.

Grosso modo funziona così: chi ha qualcosa da buttare, senza che stia li a riempire la cantina di cianfrusaglie o ingombranti cimeli, lo lascia in zone comuni, alla mercé dei passanti che possono decidere se portarselo a casa o no. Oppure anche in caso di trasloco se ci sono mobili usati, ma ancora in buono stato, li si lascia smontati nelle zone miste del condominio e se qualcuno è interessato se li carica in spalle e ci ricava un mobiletto della televisione a gratis. Stesso discorso per i giocattoli o i libri. I primi li ho visti in un sacchetto di carta nell’atrio del mio palazzo con scritto “questi sono i giocattoli vecchi di Sofia, sentitevi liberi di prendere quelli che volete. Die sind alle zu verschenken”. I secondi invece li ho visti in bella mostra sullo scalino dell’agenzia di viaggi attaccata al ristorante cinese. Stavano liquidando l’attività e regalavano le guide turistiche o i libri di viaggio alla Sette anni in Tibet. Da un paio di giorni invece è apparsa una cassa di libri tre palazzi più in giù colma di libri su cui è appiccicato il cartello “ Frei Bücher zu verschenken. Viel Spaß beim Lesen (libri gratis in regalo, buon divertimento con la lettura)”. Stamattina la cassa era già mezza vuota. Segno che qualcuno passa, legge le trame e se li porta via.

Il massimo però è stato vedere una stampante abbastanza nuova sulla panchina all’angolo, gentile regalo del dirimpetto studio di architetti. Era suppergiù la metà di marzo. L’ho vista una mattina uscendo di casa andando al lavoro. Cavoli, mi son detto, ma regalano anche questo tipo di robe? Si perché sul coperchio della stampante faceva bella mostra si sé una pagina di block notes con su scritte le due paroline magiche: zu verschenken. Inutile dire che quando sono tornato a casa la stampante era già sparita.

Io la trovo un’usanza molto dolce. E anche altruista. Ciò che non serve più a me, può magari servire a qualcun altro. E lo si lascia quindi li, a servizio della comunità. Ed evidentemente qualcuno raccoglie il dono perché i giocattoli sono spariti dal mio atrio,  così come la collezione di GeoStoria del 2010, i cassetti bianchi Ikea e le doghe dei materassi (forse le ultime sono state smaltite dall’apposito riciclo rifiuti cittadino, ma non ci metterei la mano sul fuoco). C’è come una specie di tacita collaborazione tra sconosciuti. La parte che più mi piace di questa usanza sono i “cartelli” che il proprietario lascia. Si va dallo stitico e classico zu verschenken al tono cospirativo tra condomini: “alle 5 il servizio urbano passa a ritirare i mobili in eccesso perché vengano smaltiti, nel frattempo se vi interessano prendeteli pure”. Bho, non so. A me sta cosa qua fa tenerezza. Vabbè che loro vanno matti per i mercatini d’antiquariato. Dovreste vedere il Wiesn durante la Frühlingsfest e bazzicare gli Auer Dult per farvene una ragione. Appena vedono una lampada arrugginita a forma di narciso la afferrano trionfanti come fosse la coppa del mondo e non appena notano una cassa di libri ammuffiti li scartabellano uno a uno nella speranza di trovare un manoscritto perduto di Schiller. Eh bhe, anche i teutoni hanno le loro debolezze.

Che voi sappiate anche in Italia si usa fare una cosa del genere? Da me no di sicuro, ma bho, lo Stivale è grande, magari in altre parti della penisola si. Mah. Mistero!

In chiusura vi lascio con una chicca assoluta solo per il vostro piacere. Il mio zu verschenken per voi: una piccola galleria fotografica di quello che la C-Sorella mi regala a scadenza regolare. Viel Spaß damit:







Aggiornamento del Torquitax Merkur: in data 13 Agosto la lavatrice è spirata dopo 24 ore di sussulti centrifugosi a intervalli regolari. Il cestello ricolmo d'acqua rischiava di allagarmi bagno e corridoio. La zitella, avendo presa visione del disastro, è riuscita in qualche modo a far defluire l'acqua, permettendo così l'apertura del cestello e la conseguente estrazione dei vestiti, trasformatisi in un ammasso informe purulento di tessuti fradici. Il fetore era nauseabondo e mi ha infestato per un'ora circa bagno e corridoio. La lavatrice riposa ora nel cimitero dei fedeli elettrodomestici. Io guardo il lato positivo: mi sono liberato della zitella e delle sue ceste ricolme di panni da lavare. Grazie Signore!

19 commenti:

  1. ROTFL!
    Sí a Vienna si usa ma non cosí tanto come da te evidentemente. Nella mia casa avevo in cantina uno spazio pieno di robe. Il problema é che se la gente giá usa schifezze, le cose lasciate sono dei rifiuti. Ben diversa la cosa se uno abita con persone "normali" che usano cose in stato decente. A Milano non si usa minimamente. Invece penso anche io che sia un'ottima cosa. Mi irrita sempre buttare delle cose se non sono rotte ma non si puó nemmeno sempre tenere tutto!!!!

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  2. Poi mi aspetto che tu analizzi pure il fenomeno delle Pfandflaschen e della loro caccia senza quartiere, fin dentro i bidoni dell'immondizia, da parte di insospettabili civili muniti di torcia elettrica e pinze pigre..

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  3. Nel mio primo posto di lavoro a Monaco c'era questa cosa molto apprezzata da me, di regalare cancelleria non + utile. Mi ero presa alcune etichette adesive e dei raccoglitori ad anelli. Pure alla Sparkasse dove avevo il conto corrente avevo visto quel cartello con della roba nel cestino, ma per non fare la solita figura della scroccona, non avevo preso nulla. Qui si regalano mobili e altre cose usate tramite il giornale "Gli affari" o tramite tam tam
    katia

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  4. pure qui si usa ma se lasci la roba fuori troppo a lungo non te la portano via e ti fanno la multa, credo!

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  5. Bhe nemmeno qua succede un giorno si e un giorno si. Ho fatto un ricapitolo di tutti quelli visti finora. Poi è stato un caso eccezionale perchè st'estate ci sono stati tre traslochi nel mio palazzo e quindi la gente ha mollato in atrio il superfluo. Comunque sti tedeschi trovano sempre il modo di riciclare eh! Va che son terribili...

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  6. Grande idea Brunhilde! Spetta che mi faccio un appuntino per un prossimo post...

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  7. Ah pure la banca??? Allora è proprio abitudine consolidata. Credevo fosse una specie di libera donazione. Fatta solo da privati/singole persone. E invece anche le "istituzioni". Ma pensa te. Questa si che è una bella sorpresa.

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  8. Ah qua non lo so. Però ora che me lo fai presente l'agenzia di viaggi riportava dentro i libri a orario di chiusura e li rimetteva fuori la mattina dopo. Come abitudine però è troppo ganza!

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  9. sapevo dell`usanza, ma non l`ho mai sperimentata.
    comunque vedo che prende piede anche altrove: craigslist, negli USA ad esempio.
    non dico di trovarla tenera, ma molto utile e collaborativa di certo.
    però potrebbe funzionare solo in un paese efficiente come la germania: da noi le cose probabilmente resterebbero settimane in attesa....

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  10. Qui a Verona, quando qualcosa non serve, la lasci vicino ai cassonetti dell'immondizia. Qualcuno di sicuro passa e la raccoglie Io sono abbonato all'Economist, appena finito di leggerlo lo parto nella sala lettura della biblioteca di quartiere, spero così che qualche studente lo raccolga e se lo porti a casa.

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  11. Qui non si può + lasciare nulla accanto ai cassonetti, ma si deve portare in una zona apposita e pagare 5 euro. Ovviamente non lo fa nessuno e vicino ai bidoni la mattina ci si trova di tutto....Da qualche anno si fa pure la raccolta differenziata. Io ovviamente la faccio, ma ho i miei dubbi che poi venga divisa veramente e non mischiata.
    katia

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  12. E la lavatrice non l'avete lasciata zu verschenken? Io a volte quassù vedo anche messaggi in cui si dice cosa non funziona, nel caso in cui un patito del fai-da-te voglia reciclare l'ogetto.
    Mi piace questa cosa del donare e prendere cio' che non serve più.
    A Napoli di solito non regali roba vecchia, puo' essere offensivo. Pero' vicino ai cassonetti si trova di tutto (quando i cassonetti stessi, il marciapiedi e la strada non sono ricoperti di spazzatura). Se ci lasci qualcosa di vagamente utilizzabile sparisce...pero' durante la notte, di nascosto ;-)

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  13. ...oppure sparirebbero misteriosamente per ricomparire magicamente da qualche altra parte a un prezzo maggiorato...

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  14. Bhe basta chiamare direttamente l'Amia perchè vengano a prenderselo. I miei lo fanno spesso quando hanno pezzi grossi di casa da cambiare. Comunque anche se fosse in buono stato il lasciarlo vicino al cassonetto non è che invogli a prenderlo e portarselo a casa. Almeno per come la vedo io.

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  15. No la lavatrice è ancora al suo posto e ora la uso come secondo mobiletto del bagno visto che è giusto dietro il lavandino. Devo dire che è molto comoda così. Ora che è rotta si respira libertà. Che meraviglia.
    Si anch'io la trovo una bella usanza! Possibile solo qui tra i crucchetti perchè da noi verrebbe stroncata sul nascere!

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  16. Qua quest'usanza è praticata solo dagli extracomunitari che si piazzano davanti la discarica comunale guardando per tutto il giorno quello che scarica la gente e se c'è qualcosa che gli interessa lo prende dalle mani dello scaricatore prima che questo butti la roba nel cassonetto alto 6 metri rendendola imprendibile.

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  17. Puff puff ce l'ho fatta. Rientrata a Monaco, ridotata di connessione a Internet veloce e di tempo a disposizione. Cito quello che ha scritto Simone più su: anche nella mia città d'origine si mette la roba vecchia vicino ai cassonetti e poi si spera che qualcuno passi a raccattarla. Nessun cartello "zu verschenken" però!

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  18. Ah si, è vero. Mio papà ogni volta che va all'isola ecologica viene preso d'assalto dai marocchini che vogliono la roba che butta perchè per loro è "ancora buona". Allora tientela. Per lo meno viene usata ancora!

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  19. Perchè noi ci affidiamo alla speranza, loro al buon cuore delle persone. Anche questa usanza si basa sulla fiducia che la gente prenderà quello che veramente serve e/o usa, non il contrario. Eh bhe, paese che vai...

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