lunedì 3 giugno 2013

Educazione musicale

Che, alla fine, si parla tanto dei ruoli dei genitori come educatori e salvadanai ambulanti, ma nessuno parla degli altri "risvolti" dell'educatore. Ok il bon ton, l'aggiungere il sale all'acqua della pasta, capire in quale anta riposa la pentola a pressione e in quale l'oliera, ma l'educazione musicale? o l'educazione alla buona letteratura? Non per vantarmi (chi io?? e quando mai!!), ma in questo senso i Torquigenitori sono stati pedagogici al massimo. Anche se in maniera del tutto innocente.

C'è da dire che i miei in fatto di gusti musicali sono dei nostalgici. E dei melodici. I TorquiG non hanno mai offerto asilo all'hard rock, all'heavy metal e altre tipologie strillone e eccessive. Il grande amore di gioventù della Torquimamma è stato Lucio Battisti. La mattina spazzava casa cantando rapita Acqua azzurra, acqua chiara o I giardini di marzo. Amor sacro a cui faceva da contraltare l'amore profano per Renato Zero. Non si autodefinisce propriamente una fedelissima sorcina, ma una simpatizzante. Certo, i grandi classici del Renatone sono degli evergreen. Chi non ha mai sculettato o berciato convinto il ritornello di Triangolo? Io si. Tutte le volte. O chi non ha mai ascoltato I migliori anni della nostra vita senza una certa emozione nello stomaco? Io!! E lo rivendico con orgoglio!

Intorno a questi inarrivabili ruotavano una miriade di artisti minori i cui brani più sensazionali erano registrati a casaccio su delle cassette-patchwork che la Torquimamma metteva su per conciliarle l'attività gastronomica. Mentre impastava la pizza ecco echeggiare per la cucina Maledetta primavera della Goggi o Ma che freddo fa di Nada o Minuetto della Mia Martini o Non voglio mica la luna di Fiordaliso o Vincenzo io ti ammazzerò di Alberto Fortis. Mentre invece la colonna sonora preferita per la torta di mele della domenica era 29 settembre dell'Equipe 84. Mai capito il perché!

Musica italiana certo, ma anche quella internazionale era un habitué. Nel calderone bollente dell'eccletismo musicale, la pietra filosofale, gli intramontabili, gli Highlander della situazione erano loro, gli ABBA. I TorquiG li adoravano e io gli adoro. Dopo esserci cresciuto conosco tutti i testi delle canzoni a memoria e quando sento il giro di note iniziali di Dancing Queen son già li con il culo in posizione per una bella sculettata spensierata. Per non parlare delle corde vocali che già si scaldano in preparazione alla cantata selvaggia che le aspetta. Anche se la mia preferita, la canzone che m'accompagna dal girello ad oggi è The Winner takes it all. Seguita subito dopo da Beauty school drop-out di Grease (musical per cui Torquipapà nutre autentica venerazione). Il che mi ha sempre dato la misura di quanto i TorquiG abbiano partecipato attivamente alla stagione musicale della loro gioventù. E di quanta qualità sia andata a farsi friggere nel frattempo.

Se la Torquimamma era un pizzico più poliedrica, i bastioni dietro cui il Torquipapà si è sempre mosso sono due: i Queen e i Nomadi. Sui primi non ho nulla da obiettare. Certe canzoni sono capolavori assoluti di testo e melodia: Bohemian Rapsody, Made in Heaven, Don't stop me now, Old fashioned lover boy, per dire. I secondi sono stati senza dubbi un gruppo "impegnato", ma provate a immaginare l'effetto che A Auschwitz Dio è morto può avere su una creatura di otto anni. O Vagabondo. Son traumi mica da niente.

Ma non fatevi pensieri assurdi: anch'io son venuto su a suon di cartoni animati della Disney e relative canzonette! La Bella Addormentata, La Bella e la Bestia, Fantasia, Robin Hood, Cenerentola, Pomi d'ottone e manici di scopa, Mary Poppins, Tutti insieme appassionatamente (anche se non è della Disney) sono dei must. Dei mai più senza della mia infanzia.

Poi vabbè, se dovessi fare una lista accurata staremo qua fino all'alba di domani. Però quando cresci con un terreno musicale così...si diventa esigenti. Cos'è la Techno music di fronte a una musichetta da sbarco della Carrà?!

Che ora che ci penso...sarà mica a causa di questo retaggio musicale se son così balengo??

6 commenti:

  1. soprattutto la lettura, sob, caro mio: soprattutto la lettura.
    quanto ci vorrebbe un pò di buona educazione alla lettura!

    quanto alla musica, io coi miei genitori sono stato fortunatissimo: Guccini, Dalla, De Gregori..
    eppoi, è stato anche bello "ricambiare", facendo scoprir loro gente tipo i Dire Straits.

    ma, oltre ai genitori, soprattutto gli insegnanti di musica dovrebbero "darsi una regolata": quanti danni ha fatto quel maledetto flauto suonato alle medie????

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    1. Oddio le interminabili ore di musica con sto benedetto flauto in mano e gli spartiti aperti sulle ginocchia...mi hai dato un'idea per uno dei prossimi post...mi segno lo spunto!

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  2. pure io superfortunata, mi sparavo l'autostrada del sole tutti i natali con Celentano, Dalla, Mina (mio padre ha tutti i suoi dischi), Battisti..
    poi da grande ho cambiato gusti o forse me ne sono venuti di miei quindi rock a gogo, al momento ascolto spesso foofighters, se non li hai mai ascoltati comincia con wheels e prosegui con the pretenders e skin and bones!

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    1. Anch'io crescendo sono stato "inquinato" da altri apporti musicali, ma la base di massima qualità resta quella! Fedelissimo.

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  3. Carino questo remembering! Io non scorderò mai i pomeriggi passati in casa con la mamma che ascoltava Julio (Iglesias, ovviamente). "Se mi lasci non vale, se mi lasci non vale. Se mi lascio non vale, se mi lasci non vale!". Aaaaah che ricordi!

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    1. Cioè dove saremmo senza le mamme e la loro educazione musicale???

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