La grande invasione ha raggiunto la sua fase di massima
espansione. Il suo vertice assoluto. I veronesi lasciano le sponde dell’Adige
in cerca di frescura sulla Riviera o sugli speroni delle Dolomiti, loro calano
a frotte per colonizzare le rive del Lago di Garda e la città sguarnita dalle
truppe locali. Il flusso migratorio è al culmine. Sono ovunque. Scorrazzano,
entrano, li vedi, li senti parlottare, si siedono, mangiano. Ovunque. Almeno i
bisognini vanno a farli nei posti giusti. Almeno quello dai.
Non ti puoi sbagliare, li riconosci subito. Anche se non
parlano ce l’hanno scritto in faccia. Li vedi a un miglio di distanza. Biondi,
occhi spenti dalla calura, visi in fiamme ustionati dall’impietoso sole
italiano, mascelloni, sciabattano per la città in infradito ridotte a
sottilissimi listelli di gomma consunta, pantaloncini mini (unisex, si badi
bene) più simili a costumi da bagno che veri indumenti civili, magliettine
bianche slavate sostituite nelle ore più calde da canotte dalle scollature
ombelicali o, nel peggiore dei casi, da pallidissimi petti nudi la cui vista
offende il buon gusto e il minimo rispetto di sé. Avete già capito chi sono
vero? I tedeschi. Come non riconoscerli!
Poi si stupiscono se, non appena chiedono indicazioni in
inglese, invece di rispondere alla domanda, gli si chiede se sono tedeschi.
Allora li vedi illuminarsi e annuire soddisfatti ja ja ja. Cioè è palese: chi può andare in giro per il centro a
piedi nudi sui sanpietrini bollenti con il costume da bagno sotto la canotta?? Solo
loro. Che subito si entusiasmano decantando la bellezza del luogo e svelando il
vero motivo dietro il loro look da bordo piscina: sono qui in giornata dal Gardasee dove campeggiano in tutta allegria.
Ma va’? Non s’era capito. Difatti quale veronese non sciama per la vie del
centro in costume da bagno??
Sgomitano per entrare nei negozi dove si avventano sui capi
in saldo come avvoltoi sulla carogna di un animale. Smanazzano, frugano,
tastano, esibiscono, esclamano, confabulano, intasano i camerini di prova e
corrono su e giù per il negozio a piedi nudi con nonchalance. Il tratto
peculiare che li contraddistingue in queste occasioni, nonostante non aprano bocca,
è la scelta infelice di scarpe e vestiti. Hanno infatti un vero dono, una dote
rara, un metal detector innato per tutto quello che per noi è battonchic-trash.
Scarpe con la zeppona e lustrini, borchie e pizzi sono loro. Le adorano. Le
passano alla cassa e se le infilano per direttissima. Magliette unicolor nelle
sfumature più tristi, dal giallo vomito al marrone fumé, trovano nelle loro
mani degni padroni. Sbavano davanti alle vetrine con occhi sbarrati dalla
meraviglia. Testimonianza eloquente del loro passaggio è lo stato in cui
versano i negozi dopo la loro visita: uno tsunami vandalico. Lasciano dietro di sé
cumuli di vestiti spiegazzati, gettati alla meno peggio sugli scaffali e scatole
di scarpe esplose sul pavimento. La cosa che mi preoccupa è che quella roba,
che noi ci chiediamo come possa esser stata messa in commercio, finisce poi
nelle loro valigie e, una volta tornati in madrepatria, verrà esibita con gioia
e immensa soddisfazione davanti ad amici e parenti al grido di “Questa l’ho comprata in Italia!!”.
E lì la nostra nomea di paese del buongusto e dell’eleganza per antonomasia,
scivola tristemente giù per lo sciacquone.
Questo per quanto riguarda i giovin signori. Per i signori
di una certa età cambia sia il look che l’atteggiamento. I tedeschi
allampanati, quelli stagionati si muovono per le vie con fare stupito, calcando
il suolo in shantosissimi e sempre di moda sandali marroni da escursionismo,
accompagnati da imbarazzanti bermudine color sabbia multitascate, corredate a
loro volta da camicie scozzesi a quadrati extra large, tipici dei boscaioli
delle Montagne Rocciose che, diligentemente infilate nei pantaloncini, mettono
così bene in mostra il fisico allenato da bevitore seriale. Il tutto è coronato
da un cappello texano degno di una guida del deserto. Immancabile la macchina
fotografica ultra professionale al collo e lo zainetto sportivo da camminata
alpina a spalle. Un paio di gioviali baffoni bianchi dona al tutto quell’adorabile
gusto retrò, un po’ vintage che fa tanto bavarese nostalgico.
Ma i migliori sono quelli che girano per le cittadine del
lago ubriachi marci, sbronzi come una zampogna che, inneggiando alla Bella
Italia armati di una bottiglia di birra, aspettano la corriera
per la città sul ciglio della strada a mezzanotte.
Italia, parco divertimenti d’Europa.
Qui in spiaggia li riconosci dagli enormi castelli di sabbia che costruiscono insieme ai tanti pargoletti che hanno. Ti fanno delle opere pazzesche, precise e guai se ti azzardi a distruggerle......
RispondiEliminakatia
Chissà perché quando scendono da noi subiscono il fascino del paese e regrediscono allo stadio infantile. Tutti, senza eccezione.
Eliminacome sono contenta che la mia cittadina della bassa non abbia l'invasione, nessun lago vicino, troppo fuori dalle rotte turistiche! Descrizione perfetta! Ti dirò pure io oggi sono messa bene non ho il costume ma maglietta quasi fluo si, ma la svizzera sta avendo giornate bollenti, ieri 35 gradi ed è strano per noi!
RispondiEliminaIn questo momento un po' t'invidio pinguino. Questa invasione massiccia, estate dopo estate, ti dirò, comincia a essere un filino molesta. Però vabbé, abbiamo visto di peggio!
EliminaMi ricordo un'epoca in cui eri innamorato dei tedeschi e avresti scritto solo meraviglie di loro... ;-)
RispondiEliminaDei tedeschi a casa loro sicuramente! Ma quando scorrazzano per lo Stivale sono tutt'altro che irreprensibili e ben educati..
EliminaTorqui, ma l'estate al mare quando continua???
RispondiEliminama..ma... torqui da voi non arriva l'esemplare di tedesco munito di camper?anche quelli mi hanno le loro peculiarità ...
RispondiEliminaHai ragione Anna, ma quel particolare tipo di homus germanico affolla le rive del lago, tipologia che purtroppo vedo troppo poco per poterne fare uno studio approfondito. L'homo germanicus urbanus invece...
Eliminaah certo capisco ogni luogo di villeggiatura ha la sua fauna, tu mi insegni. qui da me ti dico la verità arriva soprattutto il Deutscher amante del trekking, non so se giungono anche verso i tuoi lidi ... un esemplare affascinante, a partire dalla divisa di ordinanza, naturalmente sia quella estiva che quella, non meno elegante, autunnal - invernale... certo li accomuna al turista lacustre l'ustione d'ordinanza e l'immancabile bermudone unisex
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