venerdì 27 settembre 2013

Ultime letture

In questo post vi avevo chiesto aiuto. Ho raccolto i suggerimenti, li ho ordinati e questi sono i libri che ho letto da quel momento fino a oggi.

Le indagini di Publio Aurelio Stazio, Danila Comastri Montanari
È stata Michi a consigliarmeli e per questo la ringrazierò in eterno. Sono stati un'autentica rivelazione e una goduria letteraria da panico: casi intricati, ironia e sarcasmo taglienti conditi da dialoghi e descrizioni brillanti. Se poi ci aggiungete che sono un patito della storia romana (si, ho letto tutti e tre i libri di Alberto Angela sull'argomento e lo rivendico con orgoglio!), l'epoca e le ambientazioni erano quello che faceva al caso mio. Soprattutto finalmente una scrittrice di gialli italiana che ti ingarbuglia talmente le acque che fino al colpo di scena finale non si capisce né il movente né il colpevole. E un italiano che è italiano: ricco, piano, suggestivo. Perfetto. Peccato che dei 16 casi che vedano Aurelio protagonista ne siano stati ristampati in una nuova edizione solo cinque. Sbrigatevi a ripubblicare gli altri 11!

Lui è tornato, Timur Vermes.
Mi ha fatto morir dal ridere. Certo, l'eventuale ritorno di Hitler su questa terra sarebbe un'eventualità mica tanto piacevole, ma si sa, nella finzione narrativa tutto è possibile (e esorcizzabile). L'ironia dissacratoria e disincantata dell'autore fa centro: ci mette a nudo per quello che siamo e come possiamo apparire a uno sconosciuto piombato qui dal 1945. La cosa migliore però è leggere le parole (tradotte) di un tedesco che critica senza tanti giri di parole la sua stessa patria e filosofia di vita. Definire la Merkel "una donna tarchiata dalla stessa allegria di un salice piangente" è stato l'apice della goduria. Non siamo i soli a vedere le crepe nel sistema.

L'orribile karma della formica, David Safier
Stranamente anche David Safier, tedesco di Brema, scrive libri dallo stile ironico (con lui la risata è assicurata); il che, ne converrete, è cosa insolita ed eccezionale. Di lui avevo già letto Delirio di una notte di mezza estate in treno di ritorno da un viaggio. L'intero vagone mi guardavo male ogni volta che sghignazzavo di soppiatto appiccicato al finestrino, ma che altro si può fare quando la storia è tremendamente divertente, comica, assurda e surreale? Non lasciatevi ingannare però, sotto la patina irriverente e canzonatoria Safier lancia messaggi rivoluzionari e attuali. Volete sapere quali? Non vi resta che leggere i suoi libri e tirarvi le vostre conclusioni.

Le indagini del Commissario Laurenti, Veit Heinchen.
Terzo autore tedesco di questa book review. L'unico che non vi consiglio. Mi era stato consigliato per via delle ambientazioni triestine e carsiche (l'autore infatti, anche se originario della Foresta Nera, vive da mo' a Trieste) molto dettagliate e quotidiane. L'ho trovato pallosissimo, noiosissimo e sciapissimo. Un tris di -issimo. Una brutta copia di Montalbano solo in chiave triestina (d'adozione, dato che il protagonista è in realtà di Salerno). Le descrizioni della città sono praticamente nulle, del Carso non si parla che di sfuggita, l'unico elemento caratterizzante è la bora. Come se Trieste non fosse sinonimo di bora. Sai che scoperta. Ho mollato a metà il primo caso (con l'ultimo uscito a inizio 2013 siamo a quota 7) e senza rimpianti gli ho combinato un incontro galante con il bidone della carta.

Le donne del Re Sole, Simone Bertiére.
L'ho semplicemente adorato. Pettegolezzo in puro stile XVII secolo. Intrighi, amori, altarini, matrimoni, tradimenti, lettere e paternalismi. Il tutto in uno stile vivacissimo e brioso che rende l'insieme più simile a una telenovela in crinoline che a fatti storici documentati e effettivamente accaduti. C'ho sguazzato come un tordo in una bacinella d'acqua, come un maiale in una pozzanghera fangosa. Me lo sono proprio gustato. Vabbè, potrei anche dirvi che getta nuove luci su sto osannato Re Sole che alla fine della fiera risulta essere un comandone fighetto e pure infoiato cronico, sempre con il pennone alzato in segno di saluto alle signore. Ma soprattutto conferma il detto "dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna" (in questo caso "grandi donne"). Perché ste favorite avran pure contato poco agli occhi della storia, ma si facevano un mazzo cubico ste poracce. Su una scala da uno a cinque vince cinque stelline.

La bambinaia francese, Bianca Pitzorno
Ogni volta che sento il nome Pitzorno mi vengono in mente gli anni delle elementari. Ah, i primi libri illustrati, i grandi classici della mia infanzia firmati, appunto, Bianca Pitzorno e Roal Dahl. Ah, che nostalgia di sentimenti e tenerezza. Ah, quanto ho adorato Ascolta il mio cuore. Rprendere in mano un libro di questa autrice mi ha fatto capire com'è che la adoravamo tutti in classe: la semplicità dei termini, ma nello stesso tempo la dolcezza di sentimenti, le atmosfere calde e accoglienti, parole chiare ma potenti. Non so, secondo me sta donna c'ha un dono. O forse sono io che crescendo con i suoi libri ho ricevuto un inprinting mica da scherzo. Fatto sta che la storia, liberamente ispirata a Jane Eyre, mi ha commosso e fatto sospirare. Perché non ne scrivono più di libri così??? C'è bisogno di qualità per le future generazioni!!

Prossima lettura: non pervenuta. Idee? Proposte?

2 commenti:

  1. Allora, ultimamente ho letto un libricino molto carino: Greco cerca Greca di Durrenmatt. Prima ancora ho letto un libro fantastico, ovvero L'arte della gioia di Goliarda Sapienza. ma forse quest'ultimo te lo godi di più se lo leggi tra qualche anno.
    Poi mi sento di consigliarti qualche classico, sempre che tu non li abbia letti già: Zazie nel métro e I fiori blu (entrambi di Queneau). vedo che ti piacciono i gialli: allora prendi qualcosa di Vasquez Montalban (io ho letto I mari del Sud e mi era piaciuto).
    se non conosci la belga Amélie Nothomb, leggi almeno Igiene dell'assassino: risate asscurate con lei. voilà!

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    1. Mi sono segnato tutto, grazie!! Quanti bei suggerimenti!

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