lunedì 21 ottobre 2013

TorquInstagram Reloaded

Che io avessi problemi di comunicazione con la tecnologia mi è sempre stato chiaro. Fino a che punto però, non mi era dato sapere. Ora l'ho scoperto.

Quei quattro gatti tra voi che mi seguono anche su Instagram si saranno accorti che non posto foto da un botto di tempo, come mai? No, non è che non avessi tempo. No, non è che non avessi soggetti da fotografare e pubblicare. Si, mi si era spammata di brutto l'applicazione. Ma di brutto proprio. Tipo ogni giorno mi comparivano tra i 10 e 15 soggetti sconosciuti e vagamente fake nella lista dei following. E avete voglia ogni mattina star li a toglierli tutti? Anche perché alcuni erano veramente coriacei. Io li toglievo e loro cocciuti, capatosta, mi restavano nella lista incriminata, appiccicati e indesiderati come le gomme americane sotto i banchi. 'Na tragedia greca.

Finché una sera il fattaccio: faccio per entrare in Instagram e mi compare una deliziosa finestra in cui mi si comunica che la mia password è stata cambiata d'ufficio per proteggere la mia privacy. "Si prega l'utente di seguire la procedura per inserire una nuova password". Le vene del collo hanno iniziato a pulsare come taburi watussi e il mio umore da blu oltremare era nero tempesta. Seguo tutti i passaggi e alla fine mi chiedono se voglio che mi mandino il link per reinserire la password via mail o sul mio account Facebook. Mail. Una mail che non è mai arrivata. Io ero già pronto a rompere qualche bottiglia di birra in testa a qualcuno. Minchia delle minchie.

Rifaccio tutti i passaggi e mi faccio rispedire la mail. E non arriva. Allora mi rivolgo alla guida on-line, dove, ovviamente, ti danno tantissimi consigli utili come la margarina nel cemento. E in cui si declina ogni responsabilità: se la mail non è arrivata consultare il webmaster della posta elettronica.

Ho scritto a Google facendogli presente il problema. Risposta: a noi non risulta un account con questo indirizzo e-mail. Bene.
Faccio un altro paio di tentativi di recuperare sta benedettissima password su Instagram. Niente.
Scrivo direttamente alla direzione di Instagram spiegando tutta la verbosissima storia dall'inizio alla fine, chiedendo umilmente che o mi facciano il santissimo miracolo di mandarmi sta mail incriminata al mio indirizzo e-mail principale o che mi chiudano loro d'ufficio l'account spammato e che non se ne parli più. Risposta: ci dispiace una cifra, ma per la privacy noi non possiamo entrare in un account personale e cancellarlo. Anche se spammato deve restar li finché lei non riuscirà a entrarci in qualche modo. Buona vita.
La mia risposta mentale: ma allora siete tutti un branco di scemi!! Sappiamo che siamo tutti controllati e intercettati, proprio quando serve che vi facciate gli affari miei tirate fuori la privacy???

Sicché non c'è stato rimedio. Ho girato in tondo come un pollo senza testa per settimane, cercando di risolvere questo problema informatico. Proprio io che di informatica ci capisco come un iguana della filosofia esistenzialista. Non mi è rimasto che lasciare l'account Torquitax vivo, ma silente e inutilizzato, putrido come una mela bacata e crearne uno nuovo di balla.
Quindi, se siete uno dei quattro gatti in croce che mi segue su Instagram, questo annuncio è rivolto a voi: Torquitax è morto, lunga vita a Torqui_tax. Tutto chiaro? Stesso discorso vale per i following. Cancellate Torquitax dalla vosta lista, accogliete Torqui_tax.

Meno male, meno male che non ho Twitter o Facebook, altrimenti non so se ne uscirei vivo!

2 commenti:

  1. Ecco svelato il doppio mistero: il motivo per cui non postavi foto da un secolo e quello per cui hai cambiato nome.
    Io ti seguo sempre e comunque! :)

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